RISTORAMENTO

Camminiamo alzando gli occhi al cielo, perchè l'aiuto ci viene da Colui che ha fatto il cielo e la terra (SALMO 121).

Questo puntinablu nei testi, è un invito a riflettere

Gesù e sua madre

Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. 38 E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la ritroverà (Matteo 10.37-39).

Gesù e sua madre

divisorio

Che vi è fra me e te, donna (Giovanni 2.4).

Gesù le disse: "Che v'è fra te e me, o donna? l'ora mia non è ancora venuta.

Io credo onestamente che l'immagine della madre di Gesù sia stata valutata al di fuori di ogni logica: Lo stesso Gesù non fatto alcun cenno in ordine a ciò che a quella santa donna viene oggigiorno attribuito. Ciò che si può leggere nei vangeli è assai eloquente e, in nessuna lettera apostolica a noi pervenuta, Maria ha mai avuto il ruolo che gli viene attribuito, ma andiamo per gradi.

Quando l'angelo andò a visitarla per annunciarle il volere divino - lei poteva rifiutare se avesse voluto - lei rispose: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che ha detto" (CEI Luca 1.38).

Quando, ripiena di Spirito Santo elevò il suo canto di lode a Dio, disse fra le altre cose: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, perchè ha riguardato l'umiltà della sua serva" (CEI v. 46-48).

In questi due momenti, Maria ritiene e giustamente di aver ricevuto grazia da Dio; riconosce che Dio è il suo Salvatore e di essere la serva del Signore. Nulla fa pensare di lei ciò che oggigiorno si dice, e non si sa bene perchè, visto che uno solo è il mediatore fra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2.5 Ebrei 8.6).

Quando Gesù rimase nel tempio all'insaputa dei suoi genitori, scopriamo noi e anche i suoi genitori, che Gesù aveva un solo interesse, anche se era ubbidiente. In quell'occasione, Maria, sua madre, gli disse: "Figliuolo, perchè ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo!" E Lui rispose: "Perchè mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?" (Luca 2.49-49).

Qualche anno più tardi, nell'occasione delle nozze di Cana, Maria, sua madre, avendo visto che avevano finito il vino, andò da Gesù egli disse: "Non hanno più vino". A lei, Gesù rispose: "Che vi è fra me e te, donna? La mia ora non è ancora giunta".

Sono passati tanti secoli e tante menti si sono ingrigite andando dietro, anche a queste cose, nel tentativo di parte, di far convergere il credo degli uomini nella direzione da loro amata. Ma, che cosa avrà mai voluto dire Gesù con quella espressione: "Che vi è fra me e te, donna?".

Quanti non conoscono la deriva di Adamo, che avendo ricevuto un solo comandamento, ha fallito miseramente? Nello specifico, Gesù ha subito messo i confini ad ogni possibile ingerenza nel suo rapporto con Suo Padre. Nessuno, mai, avrebbe dovuto interferire in quello che era il suo cammino, NESSUNO!!! Nemmeno sua madre.

Gesù non usò mezzi termini, non lasciò alcuna possibilità che un domani ciò si potesse ripetere e la chiamò donna, non la chiamò madre. Credo che sia evidente che nelle parole di Gesù non vi fosse alcuna forma di disprezzo verso la donna, perchè Gesù amava teneramente sua madre, non come madre ma come donna, così come dovrebbe fare ogni uomo. La sola cosa che Gesù volle dirle era di starsene al suo posto e, che dopo aver fatto ciò per cui aveva ricevuto grazia da Dio, la sua relazione con Lui era quella di una donna e non di una madre.

"Mi auguro che non vi sia nessuno che abbia voglia di disquisire sul termine donna o madre, usato al tempo di Gesù. Siamo coscienti delle espressioni culturali, ma siamo altrettanto coscienti che il valore che Gesù dava alla parola donna non avesse nessuna valenza culturale."

Quando Maria, sua madre, e i suoi fratelli erano andati a cercarlo, Gesù, guardandosi attorno, disse: "Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?". "Poi, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: "Ecco mia madre, ed ecco i miei fratelli; perchè chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me, fratello sorella e madre" (Matteo 12.48-50).

L'ultimo momento in cui ci viene riportato il suo rapporto con sua madre, fu alla croce. Quel momento ci viene riportato da Giovanni, il quale era presente, in questi termini: Gesù allora, vedendo la madre e li accanto a lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: "Donna, ecco il tuo figlio. Poi disse al discepolo; Ecco tua madre!" (Giovanni 19.26-27).

Fu in quell'occasione che il suo distacco con sua madre, in quanto madre, fu sugellato per sempre, perchè lei fu consegnata a Giovanni e Giovanni la prese in casa sua come madre. Non è comprensibile e non trova nessun riscontro, nemmeno a cercarlo col lanternino, che tanti dottori abbiano scavalcato le scritture, costruendo attorno a questa nobile donna, una dottrina che altro non è che la negazione se non la svalutazione del sacrificio di Cristo, rendendolo insufficiente, incompleto, imperfetto, inefficace e così via. La gloria della redenzione appartiene solo a Cristo e a nessun altro, ancor meno se questa persona è un essere creato.

Non c'è redenzione nè Redentore oltre a Colui che ha pagato il riscatto alla giustizia divina con la sua vita e col suo sangue.

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