Ristoramento

Camminiamo alzando gli occhi al cielo, perchè l'aiuto ci viene da Colui che ha fatto il cielo e la terra (SALMO 121).

Questo puntinablu nei testi, è un invito a riflettere

Recensioni


Perciò, il giudizio si è tratto indietro, e la giustizia si è fermata lontano; poichè la verità è caduta nella piazza, e la dirittura non è potuta entrare. 15 E la verità è mancata, e chi si ritrae dal male è stato in preda. Or il Signore ha veduto questo, e gli è dispiaciuto che non vi era dirittura alcuna.16 E veduto che non vi era uomo alcuno, e maravigliatosi che non vi era alcuno che s'interponesse, il suo braccio gli ha operata salute, e la sua giustizia l'ha sostenuto (Isaia 59.14-16).
Poichè il Fanciullo ci è nato, il Figliuolo ci è stato dato; e l'imperio è stato posto sopra le sue spalle; e il suo Nome sarà chiamato: L'Ammirabile, il Consigliere, l'Iddio forte, il Padre dell'eternità, il Principe della pace (Isaia 9.5).
Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete sopra voi il mio giogo, ed imparate da me poichè io sono mansueto, ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre. 30 Perchè il mio giogo è dolce, e il mio carico è leggero (Matteo 11.28-30).
Sol ecco ciò che io ho trovato: che Iddio ha fatto l'uomo diritto; ma gli uomini hanno ricercati molti discorsi (Ecclesiaste 7.29).
Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva a lui, e disse: Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo. 30 Costui è quel del quale io diceva: Dietro a me viene un uomo, il qual mi è antiposto; perciocchè egli era prima di me. 31 E quant'è a me, io nol conosceva; ma, acciocchè egli sia manifestato ad Israele, per ciò son venuto, battezzando con acqua. 32 E Giovanni testimoniò, dicendo: Io ho veduto lo Spirito, ch'è sceso dal cielo in somiglianza di colomba, e si è fermato sopra lui. 33 E quant'è a me, io nol conosceva; ma colui che mi ha mandato a battezzar con acqua mi avea detto: Colui sopra il quale tu vedrai scender lo Spirito, e fermarsi, è quel che battezza con lo Spirito Santo. 34 Ed io l'ho veduto, e testifico che costui è il Figliuol di Dio (Giovanni 1.19-24).

Partecipi della natura divina

divisorio

Misurato e misurando

Capitolo IV

Apocalisse 10; 11/1,2

Affinchè si desideri partecipare della natura divina, è necessario un chiaro insegnamento di preparazione. E' altresì necessario che il servo di Dio sia preparato.

Il capo dieci dell'Apocalisse descrive il processo finale che additò a San Giovanni l'alto ministero di predicare"sopra" (questa è la parola nel testo), "sopra molti popoli, nazioni, lingue e re". Sopra, come avvolgerli e tenere la mano autorevole e ferma su di essi. I molti si ridurranno a pochi, cioè a "re", giacchè questi "re" sono meno numerosi degli individui di popoli.

E' un ministero che, pur predicando a tutti, tende al reame sacerdotale, alla Nuova Gerusalemme.

Giovanni fu dunque rigorosamente preparato avanti di udire la nuova commissione. A tacere di altro, notiamo che egli dovette prendere e divorare il libretto aperto nella mano dell'angelo potente. Dovette udire sette tuoni, che fanno pensare a grandi crisi con speciali messaggi.

Sentì amaritudine nelle interiora ed ebbe la parola dolce come miele nella bocca. Se, come noi stimiamo, questo libretto, dapprima sugellato e poi aperto è anche la vita del servo stesso(e non escludiamo altre applicazioni), se il divorarlo significa assorbire in noi, digerendo e profittandone, tutto il nostro passato, le scene del capo dieci dell'apocalisse sono descrittive di finale preparazione ad uno che già era stato fedele in precedente ministero.

Ora egli è misurato per divenire a sua volta misuratore. Si tengano presenti tre parole che fanno pensare ai metodi del cielo. Sono: PESO, NUMERO, MISURA.

Cioè, Iddio fa tutto con precisione: a peso, numero e misura.

Il comando: "LEVATI". Un nuovo principio, che è come una nuova resurrezione e, con la canna di correzione, misura il Tempio, l'Altare, gli adoratori.

Tempio: Una delle figure della chiesa. Esso fa pensare a riverenza, silenzio e contemplazione.

Le pietre già preparate nella cave, furono ciascuna già misurata, situate nelle mura del Tempio, senza che si udisse rumore di martello o di ferro.

Leggiamo Abacuc 2/19-20: "Guai a colui che dice al legno, risvegliati! E alla pietra muta: destati! Potrebbe quella insegnare cosa alcuna? Ecco, essa è coperta di oro e d'argento, e non vi è dentro di lei spirito alcuno. Il Signore è nel Tempio della sua santità; fa silenzio per la sua presenza, o terra tutta".

Non più religioni volontarie o culti esagerati o estranei, in cui non vi è spirito alcuno. Non più idoli. Idoli non solo le statute e le sculture (1Giov. 5/21). Vera adorazione!

"Silenzio, Iddio è nel suo Tempio!"

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