RISTORAMENTO

Camminiamo alzando gli occhi al cielo, perchè l'aiuto ci viene da Colui che ha fatto il cielo e la terra (SALMO 121).

Questo puntinablu nei testi, è un invito a riflettere

Il Fondatore

Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa pietra io edificherò la mia chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere. (Matteo 16.18).


UN SOLO FONDATORE

divisorio

1 CORINTI 3.11

Ogni cristiano deve imparare a camminare per la fede in Colui che ci ha chiamati a salvezza e per farci suoi figli. Le cose che ci sono state lasciate e di cui leggiamo nel nuovo testamento, sono per il credente la sola, unica, vera testimonianza scritturale: Dico, unica e vera, perché gli evangeli si occupano di presentare Gesù Cristo Figlio di Dio e figlio dell’Uomo. Gli evangeli non parlano di dottrine, né propongono altro insegnamento se non quello che Gesù ha lasciato. Nonostante ciò, Gesù ha promesso che avrebbe mandato lo Spirito Santo, il quale, dice Gesù, innalzerà solo il mio Nome (Giovanni 16.14), prenderà del mio e ve lo annunzierà.

Di che cosa si era occupato Gesù, visto che al verso 15 del medesimo capitolo dice: “Tutte le cose che il Padre ha sono mie; per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà” Non aveva forse fatto sempre e solo la volontà di Suo Padre, senza mai prendersi alcuna gloria, né vantarsi mai di essere il Figlio di Dio, nonostante lo fosse davvero?

Gesù ha posto il fondamento, cioè, ha messo le basi su cui ognuno deve edificare; ha posto le basi della salvezza per grazia mediante la fede. Nessun altro fondamento deve e può essere messo (1 Corinti 3.11), senza incorrere nella perdizione, perchè in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati (Atti 4.12).

Sul fondamento, che è Gesù Cristo solo, i discepoli hanno edificato la loro fede e predicato la predicazione che tramite lo Spirito Santo avevano ricevuto. Per quella fede e per quel messaggio sono divenuti martiri, non avendo mai voluto rinnegare ciò che da Dio avevano ricevuto.

Visto che la scrittura a cui il cristiano fa riferimento è il nuovo testamento, il quale sostiene in vari modi tale verità, è bene tenerne conto.

Chi legge la proclamazione della legge antica, non può fare a meno di notare che Dio dice: "Io sono un Dio geloso (Esodo 20)", e in Isaia 42.8 aggiunge: "Io sono il Signore, questo è il mio Nome; ed io non darò la mia gloria ad alcun altro, né la mia lode alle sculture".

Si indirizzi dunque ogni vero credente al solo che può ascoltare la voce dei peccatori che chiedono di essere perdonati.

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