Non abbiamo nemmeno cominciato e già si affollano nella mente molti ricordi di cose che ci sono state insegnate e altre che abbiamo imparato cammin facendo. Non è di quelli che vogliamo parlare, perchè siamo interessati ad andare alla radice da cui viene la vita.
Lo scrittore delle Ecclesiaste, uomo molto saggio, esprime così il senso della fede:
Il dono della vita abita dunque nel cuore dell'uomo, ma come tutti i semi deve crescere onde mostrarne la natura. Il seme Suo santo non può che essere divino, ma la sua crescita ha come obiettivo di far morire ogni seme che, abitando nel cuore non viene da Dio. Come tutti i semi va coltivato e innaffiato; quello della fede, essendo un dono del cielo, ha bisogno di acqua e pane del cielo, altrimenti può morire.
Fu così che Gesù, quando incontrò la samaritana, onde avviare con lei il colloquio della vita, le chiese: "Donna, dammi da bere". Fece questo, Gesù, perchè amava quella creatura nella quale Lui sapeva esservi la fede, cioè, sapeva ciò che in quella donna, il suo incontro avrebbe prodotto. A volte noi pensiamo che la fede debba essere chissà che cosa, per poi scoprire nel tempo che essa abita in ogni uomo come un seme santo fino al giorno in cui tutto sarà finito. Come un seme santo deve anche crescere, perchè la fede, quella che Dio ha dato ad ogni uomo che viene al mondo, onora solo Lui.
La fede è certezza di cose che si sperano; la vera fede non è incerta, mai, e colui che sa in chi ha creduto, sa anche che in Dio ha un Padre al quale si può rivolgere, chiedendogli di fargli conoscere Gesù, quel Nome per il quale ci è garantita la Sua risposta. Se mi rivolgo a Lui nel nome di Gesù, il minimo è che io lo conosca, cioè ne conosca il valore, le virtù. Tutto questo si impara con la fiducia, l'esperienza fatta camminando con Lui, l'ardire di credere sempre di più onde poter chiedere sempre di più. Vorrei qui ricordare che Gesù ha detto e non un'altro:
Ora, per quanto riguarda la Samaritana, la sua fede la spinse dopo tante esperienze e avendo accettato il primo messaggio di Gesù, a chiedergli
Ma andiamo per gradi. Il messaggio del cielo ci può pervenire attraverso innumerevoli vie, perchè tutti sappiamo che le vie di Dio sono infinite, importante è che quando esso arriva non lo rigettiamo. Quella donna sentì dalla bocca di Gesù la triste verità della sua vita e non cercò alcuna giustificazione, anzi, si meravigliò che Lui sapesse tuttto di lei e lo riconobbe come profeta. Il primo passo dunque, quando ci viene indirizzata una parola di verità che viene da Dio è riconoscere che quella persona è un profeta.
A chi dunque si può chiedere un consiglio se non ad un profeta? Un vero profeta! Così avvenne il passaggio successivo, La samaritana si sarebbe aspettata una indicazione dottrinale, ecclesiale, denominazionale, ma Lui non era venuto per avallare la mediocrità di chi dice di sapere. Il suo messaggio era ed è sempre lo stesso. Iddio cerca veri adoratori che lo adorino in spirito e verità. Questo messaggio sarebbe rimasto come tanti altri messaggi religiosi, perchè Gesù rivela se stesso a coloro che sono sinceri. Ecco la fede che è dimostrazione di ciò in cui si spera. Lui, Gesù, appare, si mostra la dove la fede è vera, viva.
Abbiamo preso spunto da questo personaggio bibblico per dare inizio ad un argomento che langue.
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