L'impero sulle sue spalle
Capitolo XI
Isaia 9/5-6
L'uomo deve avere un padrone; se non ha Iddio ha un'altro, o diviene re a se stesso; questo è il peggio che possa accadere; tra le sventure questa è la massima. Il Padrone è Colui che ci ha creati, perchè Lui solo conosce i nostri bisogni e può soddisfarli. E' però necessario avere chiaro in mente che Egli è infinito amore, ha infinita Sapienza ed ha potere assoluto. Possiamo e dobbiamo affidarci interamente a Lui, e questo significa avere Gesù come Re. L'imperio dev'essere messo volontariamente da noi sulle su spalle. Diciamo volontariamente, perchè la Chiesa, la Sua Casa è destinata a ricevere il Regno. Re Egli è, che si voglia o no, ma beati sono quelli che vanno a Lui mentre è in esilio, giacché i concittadini gli hanno mandato un'ambasciata per rendergli noto che non vogliono che Egli regni.
Se ne vergognarono di più vedendolo entrare in Gerusalemme in modo mansueto ed umile, calvalcando un puledro di asina e non un cavallo focoso. Lo videro circondato da persone povere e non da superbi e ben vestiti guerrieri. Non lo vollero; si offesero della scritta posta sulla croce: "RE DEI GIUDEI", e del popolo che vive alla lode del Signore. Ma Egli è Re e regna ora su pochi; un giorno regnerà su tutti. L'imperio è sulle sue spalle. Porta sulle spalle, perchè prima ci ha messi nel cuore, realizzando in ciò quello di cui il sacerdote antico era figura; egli portava i nome delle dodici tribù, intagliati in pietre preziose, sul petto e sulle spalle. Sul petto erano dodici, per dire che l'amore è a tutti nell'assieme e a ciascuno in particolare; poi sulle spalle, incastonati in due pietre. Cuore prima, spalle dopo. E' un imperio assoluto perchè Egli solo sa di cosa abbiamo bisogno. Noi, se ci facciamo guidare da non santificate immaginazioni, ci roviniamo, ingannati dalla vanità.
Quando il popolo chiese e insistette per avere un re come le genti, Samuele ricevette il comando di leggere al popolo stesso la ragione del re, e la lesse, concludendo che un giorno avrebbero gridato al Signore per via del re che avevano scelto ma, il Signore non li avrebbe esauditi. Essi, ostinati nella vanità, vollero un re come le genti e l'ebbero. Rileggiamola la ragione del regno in I Samuele 8/11-18. Chi ha fretta non ci legga; chi davvero ama darsi al Signore, abbia pazienza e consideri.
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