Il popolo di Dio di ieri, quello del vecchio Testamento, ha fatto un'esperienza enorme con Dio e la Sua legge, maturando capacità incredibili nel ribellarsi alla Legge pur trovando motivi per sentirsi approvato nel metterla ad effetto.
Sembra un assurdo, eppure il popolo di Dio di ieri è diventato bravissimo nel disubbidire dimostrando di essere ubbidiente alla Parola di Dio, e ci sono personaggi che sono una fonte inesauribile di dimostrazioni di come può accadere questo e come è accaduto questo tra gli ebrei.
Il famoso talmud o Torah orale, è un commentario ricco di insegnamenti, insegnamenti che mostrano una sapienza straordinaria, la sapienza di usare la parola scritta per rimanere in piedi facendo lo sgambetto alla legge di Dio, la sapienza di chi uccide Dio dimostrando di esserGli fedele.
Eppure l'abominazione desertante non è ancora completa, perchè a questo si è aggiunta la sapienza dei cristiani.
I cristiani hanno maturato un'esperienza diversa (nella forma ma non nella sostanza), essendo diventati maestri nel ribellarsi al nuovo Testamento ed all'Evangelo di Cristo, dimostrando di essere fedeli ad esso, servendo, amando e testimoniando del Nome di Dio, della Sua grazia e del Suo perdono, pur rimanendo ribelli immersi nel proprio peccato.
Ora, cosa poteva nascere dall'incontro di queste culture?
Le nuove generazioni di Cristiani ed Ebrei stanno attingendo a piene mani dall'esperienza di entrambi, e ciò che ne esce è la dimostrazione dell'abominazione disertante, dell'apostasia e della testimonianza della meretrice dell'apocalisse, che è poi questa chiesa che fornica con il mondo ed i re della terra, sventolando ai quattro venti l'appartenenza a Dio e dicendo a tutti che è la chiesa di Cristo.
Autore anonimo