RISTORAMENTO

Camminiamo alzando gli occhi al cielo, perchè l'aiuto ci viene da Colui che ha fatto il cielo e la terra (SALMO 121).

Questo puntinablu nei testi, è un invito a riflettere

Gli uomini mangiavano, beveano, sposavano mogli, e si maritavano, infino al giorno che Noè entrò nell'arca; e il diluvio venne, e li fece tutti perire. 28 Parimente ancora, come avvenne a' dì di Lot: la gente mangiava, bevea, comperava, vendeva, piantava ed edificava; 29 ma, nel giorno che Lot uscì di Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo, e li fece tutti perire. 30 Tal sarà il giorno, nel quale il Figliuol dell'uomo apparirà. 31 In quel giorno, colui che sarà sopra il tetto della casa, ed avrà le sue masserizie dentro la casa, non iscenda per toglierle; e parimente chi sarà nella campagna non torni addietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chiunque avrà cercato di salvar la vita sua la perderà; ma chi l'avrà perduta farà ch'ella viverà. 34 Io vi dico che in quella notte due saranno in un letto; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato. 35 Due donne macineranno insieme; l'una sarà presa, e l'altra lasciata. 36 Due saranno nella campagna; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato. 37 E i discepoli, rispondendo, gli dissero: Dove, Signore? Ed egli disse loro: Dove sarà il carname, quivi ancora si accoglieranno le aquile.

E molti falsi profeti sorgeranno, e ne sedurranno molti. 12 E siccome l'iniquità sarà moltiplicata, la carità di molti si raffredderà. 13 Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, in testimonianza a tutte le genti; ed allora verrà la fine. 15 Quando dunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge pongavi mente); 16 allora coloro che saranno nella Giudea se ne fuggano sopra i monti. 17 Chi sarà sopra il tetto della casa non scenda, per togliere cosa alcuna di casa sua. 18 E chi sarà nella campagna non torni indietro, per prendere la sua veste.

19 Or guai alle gravide, ed a quelle che allatteranno in quei giorni! 20 E pregate che la vostra fuga non sia di inverno, nè in giorno di sabato; 21 perchè allora vi sarà grande afflizione, quale non fu giammai, dal principio del mondo fino ad ora; ed anche giammai più non sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne scamperebbe; ma per gli eletti quei giorni saranno abbreviati.

23 Allora, se alcuno vi dice: Ecco, il Cristo è qui, o là, non gli credete. 24 Perchè falsi cristi, e falsi profeti sorgeranno, e faranno grandi segni, e miracoli; talchè sedurrebbero, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto. Se dunque vi dicono: Ecco, egli è nel deserto, non vi andate; 26 ecco, egli è nelle camerette segrete, non gli credete (Matteo 24.11-27).

L'abominio desertante

divisorio

Matteo 24.15 Marco 13.14

Il popolo di Dio di ieri, quello del vecchio Testamento, ha fatto un'esperienza enorme con Dio e la Sua legge, maturando capacità incredibili nel ribellarsi alla Legge pur trovando motivi per sentirsi approvato nel metterla ad effetto.
Sembra un assurdo, eppure il popolo di Dio di ieri è diventato bravissimo nel disubbidire dimostrando di essere ubbidiente alla Parola di Dio, e ci sono personaggi che sono una fonte inesauribile di dimostrazioni di come può accadere questo e come è accaduto questo tra gli ebrei.
Il famoso talmud o Torah orale, è un commentario ricco di insegnamenti, insegnamenti che mostrano una sapienza straordinaria, la sapienza di usare la parola scritta per rimanere in piedi facendo lo sgambetto alla legge di Dio, la sapienza di chi uccide Dio dimostrando di esserGli fedele.
Eppure l'abominazione desertante non è ancora completa, perchè a questo si è aggiunta la sapienza dei cristiani.
I cristiani hanno maturato un'esperienza diversa (nella forma ma non nella sostanza), essendo diventati maestri nel ribellarsi al nuovo Testamento ed all'Evangelo di Cristo, dimostrando di essere fedeli ad esso, servendo, amando e testimoniando del Nome di Dio, della Sua grazia e del Suo perdono, pur rimanendo ribelli immersi nel proprio peccato.
Ora, cosa poteva nascere dall'incontro di queste culture?
Le nuove generazioni di Cristiani ed Ebrei stanno attingendo a piene mani dall'esperienza di entrambi, e ciò che ne esce è la dimostrazione dell'abominazione disertante, dell'apostasia e della testimonianza della meretrice dell'apocalisse, che è poi questa chiesa che fornica con il mondo ed i re della terra, sventolando ai quattro venti l'appartenenza a Dio e dicendo a tutti che è la chiesa di Cristo.

Autore anonimo

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