“È Lui, Gesù, che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo”.
E’ LUI CHE L’HA STABILITO.
Quando ha chiamato i discepoli, non è andato a cercare i saggi del suo tempo, né ha affidato la sua chiesa nelle mani dei dottori. Lui ha scelto uomini semplici, senza vanto né gloria terrena, li ha riempiti di Spirito Santo e li ha mandati a predicare il Suo evangelo. Come nei secoli passati, ancora oggi i credenti affidano la loro vita eterna nelle mani di chi non ha lo Spirito di Cristo, pensando che dopo tutto è meglio essere ammaestrati da un dottore che da un pescatore.
In merito a ciò, san Paolo, esorta Timoteo, dicendo:
La Chiesa di Cristo non sarà mai ammaestrata da uomini che non hanno lo Spirito di Cristo (il sentimento di Cristo), e coloro che transitano per quelle strade, se sono veri ricercatori della verità di Dio e della salvezza, incontreranno per la via i suoi servi.
Come si può leggere nei testi citati, i ministeri servono per edificare il corpo di Cristo, mettere insieme tutti coloro in cui abita lo spirito di Cristo, radunare quelli che avendo creduto nella morte e resurrezione di Gesù, unica via di perdono e salvezza, desiderano essere fatti partecipi della natura divina, accettando di passare per le vie che il Padre ha preparato per i suoi figli (Efesi 2.10; 2 Pietro 1.4).