Una nota per chi leggerà queste pagine relative alla bellezza del Signore
Avendo desiderio di evidenziare la bellezza del Signore, non prenderemo le strade classiche, dove affermare di sapere, di comprendere, pare essere lo sport nazionale. Cercheremo invece fra le scritture quelle cose che a molti possono apparire marginali, le quali però ci aiuteranno nel nostro intento, in quanto cercheremo di comprendere, coscienti dei nostri limiti, che cosa intendiamo per bellezza del Signore.
Una cosa è certa, questo diciamo per esperienza, che vi sia molta superficialità e tanti proclami non supportati da una vera esperienza di vita col Signore; c’è tanta dottrina, questo si, direi anche troppa in proporzione alle verità conosciuta; questo è purtroppo il territorio in cui ci muoviamo.
Un vero servo del Signore un giorno disse che: Voler parlare compiutamente di Lui è come voler prendere l’oceano in un pugno. Quindi la nostra fatica, il nostro intento, è quello di cercare le tracce, le indicazioni che possiamo trovare nella scrittura e provare a seguirle.
Per noi la bellezza del Signore è tutto ciò che Lui ha fatto dal principio e che farà fino alla fine, perché l’opera di Dio è quella che ci parla di Lui. Dal primo giorno della creazione a cui abbiamo accesso tramite le scritture, e fino alla fine, cercheremo con gratitudine e riconoscenza la sua opera, restando comunque chiaro fra noi che è scritto nell’Ecclesiaste 3/11: “Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l'eternità nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l'opera che DIO ha fatto dal principio alla fine”.Nella nsotra ricerca scopriremo che gli estremi si toccano, ovvero, non possono esistere altezze senza profondità; ciò vuol semplicemente dire che man mano che conosciamoe con mano le nostre miserie, scopriremo, se crediamo, quanto sia grande l'amore di Dio e dunque quanto sia grande la sua bellezza, visto che l'essenza di Dio è AMORE.
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