Prefazione
A Lui fu chiesto:
Gesù non ha detto nulla di se stesso, tranne quanto bastava in quel momento ma ha riserbato la conoscenza del Suo Nome a coloro che lo avrebbero innalzato.
Grande tema! Attorno a Cristo si sono raccolti i secoli, anzi i secoli stessi sussistono; alla Sua nascita gli angeli di Dio hanno esultato, ma alla Sua morte, davanti all’innocente, la terra e il cielo hanno tremato. Affrontare un tale tema è, come disse un servitore del Signore, come voler prendere l’oceano in un pugno. Quindi, animati dal solo desiderio di vederLo crescere in grandezza e in potenza davanti agli occhi nostri, non affronteremo il tema teologicamente parlando ma seguendo la luce che il Signore metterà davanti ai nostri piedi, perché il territorio su cui ci muoviamo è sacro.
Per comprendere il percorso che sicuramente ci porterà ai suoi piedi, crediamo utile farci la seguente domanda:
Per capire il perché della necessità che un uomo morisse per la salvezza di tutte le creature non si può seguire solo un discorso teosofico benché utile, in quanto la ragionevolezza dei pensieri umani non può spiegare il pensiero divino. E’ necessario invece un bisogno interiore motivato dall’ardente desiderio di conoscere Colui che è il nostro Salvatore per inginocchiarci davanti a Lui, riconoscerlo come il Signore e adorarlo.
La bibbia trattiene in se tesori di inestimabile valore; tesori che solo gli estimatori sanno cercare e trovare, in quanto tali valori non hanno sulla terra una metrica condivisibile. I valori umani, per quanto sublimi sono solo pallidi raffronti. Non vi sono che pallidi raffronti perché stiamo parlando di Colui del quale Isaia 53.2 dice:
Il Suo venire come il Suo crescere non ha destato ne desta interesse nel mondo religioso, nonostante le dichiarazioni di coloro che dicono di aspettare il suo ritorno. La Sua venuta è manifestata solo a coloro che davvero lo aspettano ripieni di Spirito Santo e insieme allo Spirito Santo. Per queste a altre ragioni Lui è e resta la meraviglia della Creazione di Dio, di tutta la Creazione di Dio.
Lo stesso Isaia 53.1, profetizzando disse:
E’ del Re invocato dal ladrone sulla croce che ci vogliamo occupare e nello stesso modo, cioè con lo stesso sentimento e con lo stesso spirito, anche noi dicendo: