Il Nome di Dio
Quando Iddio manda un suo angelo non ne manda uno a caso ma uno che lo rappresenti per ciò che è necessario e quindi, la dove manderà Michele non manderà Gabriele e così via. Potremmo dire che quando l'angelo del Signore andò a trovare la mogie di Manoa per dirgli che non sarebbe più stata sterile, nel rispondere alla richiesta di conoscere il suo nome, non poteva usare nessun altro nome, perché qui doveva essere rappresentato Colui che dà la vita che è Dio stesso dal quale tutto ha origine. La risposta "Il mio nome è incomprensibile" non è riferito all'angelo in quanto tale ma a Colui che il quel momento Lui rappresentava, l'autore della vita.
Nel secondo verso citato Iddio non dice "Il mio nome è .." ma dice IO SONO QUELLO CHE SONO. Iddio si presenta con tutto se stesso, quel se stesso che l'uomo vorrebbe identificare e racchiudere in un nome. Dire che Iddio si presenta con tutto se stesso equivale a dire o a elencare tutti quei nomi che gli sono attribuiti, nessuno escluso. Nonostante ciò resterebbe comunque una limitazione che solo le parole: