La parola "Ristoramento" dice implicitamente che vi sono delle rovine. Le rovine del peccato di cui tratteremo in seguito, hanno rovinato gli uomini di ogni nazione e non hanno lasciato indenne la vita dei figli di Dio.
Tutte le meditazione che potete trovare in questa sezione hanno come obiettivo di porre l'accento su quelle cose che devono essere ristorate, e che sono sovente il frutto di commistioni dottrinale, di insegnamenti parziali, memorie di padri e quant'altro.
Genesi 6.3 ricorda una cosa all'apparenza normale, si potrebbe dire, ma che ha reso complicata quella separazione che allora c'era. In quel tempo, stando alle scritture, vi erano figli degli uomini e figli di Dio. Avvenne che i figli di Dio scelsero per mogli le più belle fra le donne dei figli degli uomini. Ciò che noi possiamo ritenere normale creò un grande dolore nel cuore di Dio, tanto che disse:
Perchè Dio fu addolorato per quella scelta? Quali erano le implicazioni di quella scelta? La promiscuità fra ciò che tende al peccato e ciò che tende al cielo. Da qui, oltre al danno per il peccato di Adamo ed Eva, si aggiunge altro male, sempre sulla scia della concupiscenza degli occhi, la concupiscenza della carne e la superbia della vita.
Non sono mancati momenti drammatici nel cammino del popolo di Dio, anch'esso promiscuo a causa di matrimoni con donne di un'altro popolo, perchè esse si sono portate appresso costumi e idolatria che hanno contaminato il fragile equilibrio di quel popolo.
Allo stesso modo, non è mai mancata la misericordia di Dio, come anche il suo giudizio, espresso in mille modi, mai dimenticando che altro non sono che carne. Abbiamo solo provato ad aprire ad un panorama spesso sottovalutato.
Essendo insanabile la rottura fra Dio e gli uomini perchè, avendo Dio cercato, non ha trovato nemmeno un giusto, allora Lui ha fatto conoscere i suoi pensieri, dicendo :
Nella Sua misericordia ci ha dato un figlio:
. Vi sarà senza fine accrescimento d'imperio e di pace, sopra il trono di Davide, e sopra il suo regno; per stabilirlo, e per fermarlo in giudicio, e in giustizia, da ora fino in eterno. La gelosia del Signore degli eserciti farà questo"
Così,
Paolo ricorda ai Romani che la loro salvezza è la conseguenza di un sacrificio eterno, offerto a Dio avanti la fondazione del mondo, dicendo loro così:
Dal canto suo, in 1 Pietro 1.18-21, dice:
La cronologia delle informazioni bibbliche potrebbe far pensare a soluzioni trovate da Dio di volta in volta, ma essa non riguarda LUi bensì noi.
Il percorso che intendiamo seguire è stato tracciato, perchè tutto ritorna a Cristo, Colui che ha cominciato l'opera e anche la porterà a termine. A Lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.