RISTORAMENTO

Camminiamo alzando gli occhi al cielo, perchè l'aiuto ci viene da Colui che ha fatto il cielo e la terra (SALMO 121).

Questo puntinablu nei testi, è un invito a riflettere

Le rovine del peccato

E Gesù disse ai Giudei che gli aveano creduto: Se voi perseverate nella mia parola, voi sarete veramente miei discepoli; 32 e conoscerete la verità, e la verità vi francherà. 33 Essi gli risposero: Noi siamo progenie d'Abrahamo, e non abbiamo mai servito ad alcuno; come dici tu: Voi diverrete franchi? 34 Gesù rispose loro: In verità, in verità, io vi dico, che chi fa il peccato è servo del peccato. 35 Or il servo non dimora in perpetuo nella casa; il figliuolo vi dimora in perpetuo. 36 Se dunque il Figliuolo vi franca, voi sarete veramente franchi. 37 Io so che voi siete progenie d'Abrahamo; ma voi cercate d'uccidermi, perchè la mia parola non penetra in voi. 38 Io parlo ciò che ho veduto presso il Padre mio; e voi altresì fate le cose che avete veduto presso il padre vostro. 3 9 Essi risposero, e gli dissero: Il padre nostro è Abrahamo. Gesù disse loro: Se voi foste figliuoli d'Abrahamo, fareste le opere d'Abrahamo. 40 Ma ora voi cercate di uccidere me, uomo, che vi ho proposto la verità che io ho udita da Dio; ciò non fece già Abrahamo. Voi fate le opere del padre vostro. 41 Allora essi gli dissero: Noi non siam nati di fornicazione; noi abbiamo un solo Padre, che è Iddio. 42 E Gesù disse loro: Se Iddio fosse vostro Padre, voi mi amereste; poichè io sono proceduto, e vengo da Dio; perchè io non son venuto da me stesso, anzi esso mi ha mandato. 43 Perchè non intendete voi il mio parlare? Perchè voi non potete ascoltare la mia parola. 44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre; e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu micidiale dal principio, e non è stato fermo nella verità; poichè verità non è in lui; quando proferisce la menzogna, parla del suo proprio; perchè egli è mendace, e il padre della menzogna. 45 Ma, in quanto a me, poichè io dico la verità, voi non mi credete. 46 Chi di voi mi convince di peccato? E se io dico verità, perchè non mi credete voi? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio; perciò, voi non l'ascoltate, perchè non siete da Dio. 48 Allora i Giudei risposero, e gli dissero: Non diciamo noi bene che tu sei Samaritano, e che hai il demonio? 49 Gesù rispose: Io non ho demonio, ma onoro il Padre mio, e voi mi disonorate. 50 Or io non cerco la mia gloria; v'è chi la cerca, e ne giudica. 51 In verità, in verità, io vi dico che se alcuno guarda la mia parola, non vedrà giammai in eterno la morte. 52 Allora i Giudei gli dissero: Ora conosciamo che tu hai il demonio. Abrahamo, ed i profeti sono morti; e tu dici: Se alcuno guarda la mia parola, egli non gusterà giammai in eterno la morte. 53 Sei tu maggiore del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? i profeti ancora son morti; che fai te stesso? 54 Gesù rispose: Se io glorifico me stesso, la mia gloria non è nulla; v'è il Padre mio che mi glorifica, che voi dite essere vostro Dio. 55 E pur voi non l'avete conosciuto; ma io lo conosco; e, se io dicessi che io non lo conosco, sarei mendace, simile a voi; ma io lo conosco, e guardo la sua parola. 56 Abrahamo, vostro padre, giubilando, desiderò di vedere il mio giorno, e lo vide, e se ne rallegrò. 57 I Giudei adunque gli dissero: Tu non hai ancora cinquant'anni, ed hai veduto Abrahamo? 58 Gesù disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che avanti che Abrahamo fosse nato, io sono. 59 Essi adunque presero delle pietre, per gettarle contro a lui; ma Gesù si nascose, ed uscì dal tempio, essendo passato per mezzo loro; e così se ne andò (Giovanni 8.31-59).

Noi siamo figli di Abrahamo

divisorio

(Giovanni 8.31-59).

Il testo di Giovanni 8 si trova nel box di sinistra per chi vuole prenderne visione.

Aver creduto all'evangelo non mette i credenti al riparo da se stessi e dalle proprie convinzioni, perchè il percorso da fare si chiama santificazione, il che presuppone essere affrancati dal peccato. Essere affrancati non sigifica essere perdonati, ma significa essere resi capaci di non peccare più. Per non peccare più occorre imparare a odiare il peccato. Questo non si può certo dire che sia avvenuto perchè abbiamo creduto in Cristo, ma se Cristo abita in noi. Se il figlio ci affranca, allora saremmo affrancati.

Premesso quanto sopra, veniamo al testo di Giovanni 8, perchè quella vicenda ci è stata raccontata per farci comprendere quanto sia indispensabile che Cristo abiti in noi.

Gesù aveva parlato di se stesso nei versi precedenti a quelli citati, dicendo: "Io sono la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, anzi avrà la luce della vita" (v. 12). Abbiamo preso questo passaggio, perchè semplifica il concetto di predicazione dell'evangelo. Alcuni Giudei gli avevano creduto. Gesù si rivolse a quei Giudei che gli avevano creduto, dicendo: "Se voi perseverate nella mia parola, voi sarete veramente miei discepoli; e conoscerete la verità, e la verità vi francherà"(v. 31-32). Noi guardiamo a quei Giudei e saremmo portati a sorridere della loro risposta, mentre probabilmente, avendo avuto i loro percorsi, avremmo dato la medesima risposta. Noi abbiamo i nostri padri, e molti si arenano proprio su questi lidi; abbiamo una storia che rischia di rimanere solo storia, se non permettiamo al Signore di ricordarci che Lui solo vuole essere nostro Padre. Prima però, abbiamo bisogno di accettare il Figlio, l'Unico che possa veramente renderci liberi dalla schiavitù del peccato.

Credere che Gesù è il Salvatore del mondo è dunque solo il primo passo, al quale dovranno seguire altri. Siamo daccordo che quando si è bambini si ha bisogno di maestri, ma siamo anche convinti che nessun essere intelligente vorrebbe rimanere bambino. Ben vengano dunque i maestri, possibilmente sinceri e onesti davanti a Dio, ma poi abbiamo bisogno di imparare a riconoscere la Sua voce, se vogliamo davvero fare parte del Suo gregge (Giovanni 10).

La libertà dal peccato, dunque, non viene dall'essere un credente, poco importa di quale estrazione, perchè essa è garantita dal desiderio di udire la Sua voce.

Così Gesù, rivolgendosi ai Giudei che gli avevano crevuto, disse che avevano bisogno ci continuare ad ascoltare la Sua voce. Fino a quel giorno avevano ascoltato i loro maestri e avevano continuato a peccare, anche se onesti e diritti, semplicemente perchè è impossibile non peccare se manca la presenza viva di Cristo nel cuore (Romani 7.23-25). Chi vuole intendere, intenda.

La risposta dei Giudei fu:" Noi siamo progenie d'Abrahamo, e non abbiamo mai servito ad alcuno; come dici tu: Voi diverrete franchi?". Siamo figli della promessa, che è come dire, che comunque andranno le cose noi siamo già salvati. Ciò che essi non sapevano, era che sebbene figli, erano ancora sottoposti al peccato, in quanto peccavano, nonostante un così grande padre.

Fu allora che Gesù evidenziò quella realtà a loro sconosciuta perchè non considerata attentamente, e disse: "In verità, in verità, io vi dico, che chi fa il peccato è servo del peccato. Or il servo non dimora in perpetuo nella casa; il figliuolo vi dimora in perpetuo. Se dunque il Figliuolo vi franca, voi sarete veramente franchi" . Noi stiamo correndo nel leggere quanto sopra, ma occorrerebbe soffermarsi a lungo su tutte le parole che sono uscite dalla bocca di Gesù, perchè esse sono pregne di verità inamovibili, incrollabili come la Sua Parola.

Gesù prosegue dicendo: "Io so che voi siete progenie d'Abrahamo; ma voi cercate di uccidermi, perchè la mia parola non penetra in voi. Io propongo ciò che ho veduto presso il Padre mio; e voi altresì fate le cose che avete veduto presso il padre vostro".

Non possiamo fare a meno di ricordare ciò che Gesù ebbe a dire di se stesso: "In verità, in verità, io vi dico, che il Figliuolo non può far nulla da se stesso, ma fa ciò che vede fare al Padre, perchè le cose che esso fa, il Figliuolo le fa anch'egli similmente" (Giovanni 5.19).

Io so che voi siete progenie di Abrahamo, ma cercate di uccidermi perchè la mia parola non penetra in voi, disse Gesù, perchè non disconosceva certo che Abrahamo aveva avuto dei figli. Quello che loro non ricordavano è che Isacco, che lui aveva offerto a Dio, lo ha ricuperato come se fosse risuscitato, perchè per lui era come morto. Certo in Isacco gli era stata data una progenie, perchè Abrahamo credette e per questo divenne padre di molte nazioni o popoli. C'è dunque grande differenza fra l'essere figli di Abrahamo secondo i legami di carne e sangue e, essere figli di Abrahamo per la fede. C'è a tal proposito un detto che sta sulle labbra di credenti e non, che dice: "Siamo tutti figli di Dio". Tale detto dice una verità e anche una bugia, perchè siamo figli di quel padre da cui dipendiamo e che ci ammaestra e di cui riceviamo l'ammaestramento.

Essi non conoscevano il senso della paternità se non nei modi in cui lo avevano malamente imparato. " ..e voi altresì fate le cose che avete veduto presso il padre vostro".

Senza rendersene conto, le loro opere erano lontane dall'essere come quelle di Abrahamo, perchè non avevano ricevuto i suoi ammaestramenti, ma avevano condotto la loro vita secondo che a loro pareva bene. Non avevano il cuore e la mente rivolte a Dio come Abrahamo, e ora, si comportavano secondo che avevano imparato. Così dicendo, Gesù li stava portando avanti nella consocenza della verità che, se l'avvessero voluto ascoltare, poteva essere per loro un forte stimolo a vivere in novtà di vita. Così non fu.

Non ne volevano sapere di altri padri, quindi insistettero nel dire che il loro padre era Abrahamo. Allora Gesù scoprì un'altra verità, e disse: " Se voi foste figliuoli d'Abrahamo, fareste le opere d'Abrahamo. Ma ora voi cercate di uccidere me, uomo, che vi ho proposto la verità che io ho udita da Dio; ciò non fece già Abrahamo. Voi fate le opere del padre vostro".

Finalmente si sono accorti che quell'ancora su cui poggiavano non era più sicura e divennero più arditi, perchè dissero che loro non erano nati di fornicazione e che quindi erano figli di Dio. Obiettivamente, se non erano stati capaci di fare le opere di Abrahamo, potevano pensare di poter compiere le opere di Dio? Era come dire che Gesù poteva contestare loro la paternità di Abrahamo, ma non poteva certo contestare quella di Dio. Forse pensarono così, ma non sapevano che colui che faceva le opere del Padre sapeva anche che con suo Padre non avevano alcuna comunione.

Così Gesù replicò, dicendo: "Se Iddio fosse vostro Padre, voi mi amereste; poichè io sono proceduto, e vengo da Dio; perchè io non sono venuto da me stesso, anzi è Lui che mi ha mandato". Il capitolo dell'accettazione di Gesù che in molti hanno cominciato, rischia di naufragare proprio la dove sembra esserci la certezza, ma manca il supporto dello Spirito di Dio.

Non ci si può riferire a Dio come Padre senza lasciare che Cristo governi la nostra vita, nè si può legittimamente pensare che vivendo senza avere comunione con Lui, potremo un giorno comparire nel Suo cospetto e essergli graditi.

"Perchè non intendete voi il mio parlare? Perchè voi non potete ascoltare la mia parola. 44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre; e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu micidiale dal principio, e non è stato fermo nella verità; poichè verità non è in lui; quando proferisce la menzogna, parla del suo proprio; perchè egli è mendace, e il padre della menzogna". A volte le scritture appaiono difficili da comprendere, addirittura irraggiungibili; la verità è che non c'è una vera volontà di comprendere e accettare ciò è scritto, quando manca l'amore per la verità. Così avviene la corruzione della mente, cioè il guasto di ciò che era sano (Tessalonicesi 2.11).

Non intendevano le parole di Gesù perchè avevano il cuore pieno di menzogne contro di Lui che era li per il loro bene, quindi non potevano ascoltarlo, in quanto le sue parole risultavano incomprensibili al loro intelletto intenebrato dal peccato. La ragione la spiega Gesù, dicendo:Voi siete dal diavolo, che è vostro padre - volete fare i desideri del padre vostro. "Ma, in quanto a me, poichè io dico la verità, voi non mi credete. Chi di voi mi convince di peccato? E se io dico verità, perchè non mi credete voi? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio; perciò, voi non l'ascoltate, perchè non siete da Dio".

Se oggigiorno andate da un cristiano e gli dite che si deve convertire, molto probabilmente vi risponderà che lo è già; potete anche trovare qualcuno che crederà che non siete normali e nella migliore delle ipotesi vi lascerà perdere, ma se siete insistenti come lo è stato Gesù, correte certamente qualche rischio. Anche loro si sono ribellati nei suoi confronti, perchè era troppo sentirsi dire di essere figli del diavolo, viste le loro origini tanto decantate, quindi, mentre prima cercavano di difendersi, ora passano all'attacco, dicendo che era lui ad avere il demonio e, disprezzandolo dello stesso disprezzo con cui disprezzavano i Samaritani.

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