Nella meditazione precedente, avviamo parlato di un corpo che ci è stato dato per celebrare il nome del Signore. In questa, proveremo ad esaminare questo grande privilegio ricevuto da Dio.
La prima cosa che notiamo è che il desiderio del salmista non nasce nella mente, nè viene partorito dalla dottrina; esso nasce nel profondo del cuore. E' un ragionamento frutto di ammaestramento ricevuto di dentro così come disse il salmista:
La seconda cosa che notiamo è che non si tratta di parole, ma di fatti, perchè lui, il salmista, parla di un'opera che viene portat avanti con un solo obiettivo, cioè, onorare Colui che ci ha insegnato a vivere la Sua vita. Tale verità viene evidenziata da Paolo, quando scrivendo agli Efesi 2.10, dice:
Il salmo in questione ha in se due cose che devono vivere nel cuore dei figli di Dio: il forte desiderio di essere grato al Signore e di celebrare il Nome dello spos e il desiderio ardente di parlare alla sposa di Cristo, la Sua Chiesa.