RISTORAMENTO

Camminiamo alzando gli occhi al cielo, perchè l'aiuto ci viene da Colui che ha fatto il cielo e la terra (SALMO 121).

Questo puntinablu nei testi, è un invito a riflettere

Le rovine del peccato

ECCO, la mano del Signore non è accorciata, per non poter salvare; e le sua orecchie non sono aggravate, per non potere udire. 2 Ma le vostre iniquità sono quelle che han fatta separazione tra voi e l'Iddio vostro; e i vostri peccati hanno fatta nascondere la sua faccia da voi, per non ascoltare. 3 Poichè le vostre mani siano contaminate di sangue, e le vostre dita d'iniquità; e le vostre labbra hanno proferita falsità, la vostra lingua ha ragionato perversità. 4 Non vi è nessuno che gridi per la giustizia, nè che litighi per la verità; si confidano in cose di nulla, e parlano falsità; concepiscono perversità, e partoriscono iniquità. 5 Fanno aprire uova d'aspido, e tessono tele di ragnoli; chi avrà mangiato delle loro uova ne morirà; e schiacciandone qualcuno, ne scoppierà una vipera. 6 Le loro tele non saranno da vestimenti, ed essi stessi non si copriranno del loro lavoro; il loro lavoro è lavoro d'iniquità, e vi sono opere di violenza nelle loro mani. 7 I loro piedi corrono al male, e si affrettano per andare a spandere il sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri d'iniquità; nelle loro strade vi è guastamento e rovina. 8 Non conoscono il cammino della pace, e nelle loro vie non vi è alcuna dirittura; hanno distorti i loro sentieri; chiunque cammina per essi non sa che cosa sia pace. 9 Perciò, il giudizio si è allontanato da noi, e la giustizia non ci ha raggiunti; noi abbiamo aspettato luce, ed ecco tenebre; splendore, ed ecco camminiamo in caligine. 10 Noi siamo andati brancolando intorno alla parete, come ciechi; siamo andati brancolando, come quelli che non hanno occhi; noi ci siamo intoppati in pieno giorno, come alla sera; noi siamo stati in luoghi ermi e solitari, come morti. 11 Noi tutti fremiamo come orsi, e gemiamo continuamente come colombe; abbiamo aspettato il giudizio, e non ve n'è punto; la salute, ed ella si dilunga da noi. 12 Poichè i nostri misfatti son moltiplicati dinanzi a te, ed i nostri peccati testificano contro a noi; poichè i nostri misfatti sieno presso a noi, e noi conosciamo le nostre iniquità; 13 che sono: prevaricare, e mentire contro al Signore, e trarsi indietro dall'Iddio nostro; parlare di oppressione, e di rivolta; concepire, e ragionare col cuore parole di falsità. 14 Perciò, il giudizio si è tratto indietro, e la giustizia si è fermata lontano; perchè la verità è caduta nella piazza, e la dirittura non è potuta entrare. 15 E la verità è mancata, e chi si ritrae dal male è stato in preda. Or il Signore ha veduto questo, e gli è dispiaciuto che non vi era dirittura alcuna. 16 E veduto che non vi era uomo alcuno, e maravigliatosi che non vi era alcuno che s'interponesse, il suo braccio gli ha operata salute, e la sua giustizia l'ha sostenuto. 17 Egli si è vestito di giustizia come una corazza, e l'elmo della salute è stato sopra il suo capo; e, per vestimento, egli si è vestito degli abiti di vendetta, e si è ammantato di gelosia come un mantello; 18 come per far retribuzioni, come per rendere ira ai suoi nemici, retribuzione ai suoi avversari; per rendere la ricompensa alle isole. 19 Per questo il Nome del Signore sarà temuto dal Ponente, e la sua gloria dal Levante; perchè il nemico verrà come un fiume; ma lo Spirito del Signore leverà lo stendardo contro a lui. 20 E il Redentore verrà a Sion, ed a quelli di Giacobbe che si convertiranno dai misfatti, dice il Signore. 21 E in quanto è a me, dice il Signore, questo sarà il mio patto che io farò con loro: Il mio Spirito, che è sopra te, e le mie parole che io ho messe nella tua bocca, non si partiranno giammai dalla tua bocca, nè dalla bocca della tua progenie, nè dalla bocca della progenie della tua progenie, da ora fino in eterno, ha detto il Signore (Isaia 59).

Le rovine del peccato

divisorio

"Cielo e terra passeranno, ma la mia parola non passerà mai" (Matteo 13.31).

Perciò, il giudizio si è tratto indietro, e la giustizia si è fermata lontano; perchè la verità è caduta nella piazza, e la dirittura non è potuta entrare (Isaia 59.14).

Chi legga Isaia 59, potrà anche pensare che non si tratti di se stesso ma di altri e di altri tempi. In realtà, la causa per cui è stato necessario il sacrificio del Figluolo di Dio, risiede proprio in questo. Non c'è un giusto, nemmeno uno.

Ciò che viene descritto è indirizzato al popolo che Dio si era scelto fra le nazione della terra (Deuteronomio 14.2). Allo stesso modo, ciò che valeva allora per Israele, vale oggi pe ciò che concerne i cristiani, i quali non sono certo molto diversi dagli Ebrei.

Una cosa su cui spesso si sorvola è la paternità. Si, la paternità evocata dai Giudei che avevano creduto in Gesù (Giovanni 8.30). Poi, quando Gesù ha parlato della Verà libertà, è venuta fuori una realtà sconfortante, come sconfortante sarebbe ancora oggi, se molti credenti si venissero a trovare di fronte ad un messaggio come quello, cioè, voi siete figli del diavolo.Vai alla meditazione

Prevaricazione.  Menzogne contro al Signore.  Trarsi indietro dall'Iddio nostro.  Parlare di oppressione, e di rivoltaConcepire, e ragionare col cuore parole di falsità.

Ogni peccato è sempre contro a Dio, anche quando si commette contro gli esseri umani, perchè ogni creatura è opera delle sue mani. Lo ha detto Davide nel (salmo 51), e lo ha ripetuto Gesù, nella parabola del figliuolo prodigo (Luca 15.18).

Le immagini che Isaia 59 presenta, sono una realtà umana, figlie della disobbedienza a Dio che, contestualizzate in quel tempo hanno un significato forse macroscopico, la dove le stesse cose oggi sono molto più soft, più ingentilite dalla cultura, e non sono sempre facili da individuare per via dell'arte umanitaria.

Prendiamo ad esempio le parole di Gesù, quando disse:"Or questa è la condannazione: che la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perchè le loro opere erano malvage. 20 Poichè chiunque fa cose malvage odia la luce, e non viene alla luce, affinchè le sue opere non sieno palesate. 21 Ma colui che fa opere di verità viene alla luce, affinchè le opere sue sieno manifestate, perchè sono fatte in Dio" (Giovanni 3.19-21).

Lasciaci un tuo commento, ci spronerà a servirti ancora
Free Guestbooks by Bravenet.com
Il contenuto di questo sito è di proprietà dell'autore. Può essere usato liberamente citando la fonte.