Noi siamo progenie di Abrahamo
"Noi siamo progenie di Abrahamo, e non siamo mai stati servi di nessuno; come dici tu: voi diverrete franchi?"
Poi, dopo aver mostrato loro la verità di quel momento, quella che loro avevano bisogno di udire, Gesù continua il suo parlare dicendo:
Non è immediato comprendere perchè Gesù abbia detto loro:
L'espressione
Voi cercate di uccidermi, disse Gesù, perchè la mia parola non viene da voi accettata, non penetra nel vostro cuore. Questa la causa, disse Gesù,
Era chiaro che in Lui parola e condotta erano la stessa cosa, mentre in loro c'era una vita d'ipocrisia; essi si sentivano giudicati dalle sue parole e dalla sua condotta che non riuscivano a "comprendere", perchè non era di questo mondo, cioè non seguiva le regole della tradizione, della religione classica, e quindi, era diverso e i loro sentimenti nei confronti del diverso crescevano in odio ogni giorno sempre più.
La mia parola, quella verso la quale avete mostrato interesse, disse Gesù, quella parola non riesce a penetrare il vostro cuore; il peccato (suggeritore di sentimenti di odio) che bussa alla porta del vostro cuore, vi sta suggerendo di uccidermi, perchè esso mi odia(è invidioso di me) e voi se perseverate nell'ascoltare il (suggeritore), finirete per uccidermi. Molti sentimenti rimangono latenti nel cuore dell'uomo anche per molti anni, e poi, quando l'occasione si presenta, ciò che dormiva si risveglia e opera in onore a colui che li ha depositati nel nostro cuore.
Gesù continua a tentare di illuminare le loro menti, cercando di risvegliare in loro valori perduti, sentimenti teneri, barlumi di vita, e dice loro:
Ancora una volta Gesù evidenzia che al di la di quello che passava nella loro mente in quel momento, di cui ancora non erano coscienti, c'era un suggeritore, il loro padre, cioè colui dal quale imparavano a vivere, dal quale attingevano pensieri, ragionamenti e comportamenti.
Fino a quel momento aveva parlato loro di loro stessi ed essi non avevano compreso; ora era arrivato il momento di rivelare loro la fonte del loro comportamento, e come sempre Gesù pone se stesso, il suo comportamento, la sua attitudine nei confronti di suo Padre a confronto con il comportamento di coloro che lo ascoltano.
Il più grande inganno per l'uomo è credere di essere figli di Dio, anche quando i comportamenti non hanno nulla in comune con Lui, pensando questo, l'uomo non si accorge da dove arrivano pensieri e ragionamenti che cambiano la vita delle persone.
Così si nasconde il principe di questo mondo, dietro i pensieri e i ragionamenti che sembrano nostri; e pieni di noi stessi, fieri di essere autori di tanto, ci opponiamo al Signore del cielo e della terra, i nome della libertà.
Ma dietro tutto questo, c'è un impostore, un bugiardo, un micidiale che deve essere scoperto, messo alla luce, affinchè sia conosciuto da tutti i re della terra, i quali si rideranno di lui.
Lo stesso Pietro che aveva esclamato
Sembrerebbe quasi che essi siano stati osservatori di qualche cosa ben definita, ma in realtà il vedere spesso è condividere sulla base di tante piccole cose che col tempo si sono accumulate nel cuore, creando, dando alle cose stesse una forma, una dimensione tale da poter essere osservata. In loro, la natura del suggeritore del quale certamente avevano negli anni ascoltato volentieri la voce, quella natura stava partorendo il frutto di tanta fatica, perchè non solo avevano veduto, osservato, ma anche avevano condiviso, praticato.
Il padre nostro è Abrahamo
Di fronte al paragone fra il loro comportamento, in quanto si erano definiti figli di Abrahamo e il suo comportamento come figlio di Dio, essi risposero dicendo:
La sua pietà aveva fino a quel momento sperato poter evitare di rivelare loro il male di cui erano servi, ma nonostante il crescendo di luce che le sue parole emanavano, essi continuavano a non capire, e quindi risposero dicendo:
Man mano che Gesù parlava, la loro resistenza cresceva, e in nome di quella presunta appartenenza per chiamata, promessa ricevuta; il loro cuore diventava sempre più insensibile alla luce.
Quando la loro presunzione salì fino al cielo, fu allora che Gesù tuonò dicendo:
Ci basti osservare per ora, per imparare ciò che è ora necessario; domani ci sarà provveduto.
Quei giudei vantavano una paternità inarrivabile che è come la fede di colui che crede di sapere perchè legge le scritture e recita il credo a memoria.
Una paternità non preclusa, anzi da Dio desiderata profondamente, ma impossibile la dove la sua parola, il suo ammaestramento, vengono rigettati o coperti da umane tradizioni.
Siccome nessuno è salito in cielo se non Colui che dal cielo è disceso, è chiaro che al cielo possiamo salire solo se ci lasciamo condurre per mano dal figliuolo di Dio.
Gesù domando loro:
Qualcuno avrebbe potuto obiettare dicendo: "Ecco, è colpa del diavolo se......", ma Gesù rispondendo anche alle domande nascoste, disse:
Nelle lettere degli apostoli, questo riferimento viene reiterato, e particolarmente nelle lettere di Giovanni, dove dice:
Tu hai il demonio
E' incredibile ma vero; coloro che gli avevano creduto, avendo resistito al lavoro di santificazione, hanno concluso che chi aveva il demonio non erano loro ma Gesù.
Sembra udire la voce del servitore a cui era stato dato un talento, una mina, che rivolgendosi al suo Signore lo definisce:
Fu così che Gesù, ormai quasi concluso con loro il suo mandato, rispose:
Attorno a Gesù si affollano le genti; tutti lo chiamanno, tutti si fregiano del suo nome, ma quanti oggi come allora lo disonorano, comportandosi esattamente come quei giudei se non peggio?
Ci tornano alla memoria le parole che Giacomo disse nel capitolo 4:
Ecco chi giudica e inietta nel cuore dei suoi figli lo stesso giudizio.
Le loro orecchie avevano ancora una volta ascoltato solo in parte le parole di Gesù, e senza cercare di comprendere, emanarono il loro giudizio su quelle parole, dicendo:
Gesù rispose:
Abrahamo vostro padre, giubilando desiderò di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò. Ci sarebbero gli spunti per molte altre riflessioni, ma ci siamo dilungati abbastanza in un tema così spinoso, e ci conviene concludere.
Ormai il loro lume non risplendeva più in loro, essendo divenuti ciechi, accecati come erano di risentimento verso di Lui, che non potevano più contenere l'odio che stava crescendo dentro di loro, e così cominciarono a deriderlo maliziosamente, considerandolo pazzo. Questo si deduce dalla risposta che gli diedero:
Gesù rispose loro:
Così, presero delle pietre per lapidarlo, ma Gesù si nascose, ed usci fuori del tempio, essendo passato in mezzo a loro; così se ne andò.
Il nostro cuore langue di fronte a queste parole, perchè esse sono il messaggio limpido e chiaro di ciò che succede a coloro che hanno fatto della casa di Dio una spelonca di ladroni, un luogo dove tutto viene fatto senza il timore di Dio.
Proiettare questa immagine anche ai nostri tempi, sarebbe salutare, perchè molte chiese non portano onore a Cristo ma lo disonorano; molte anime di credenti sono schiave della tradizione come gli ebrei lo erano; nulla di nuovo sotto il sole dunque, basta non chiudere gli occhi o sedersi in luoghi oscuri.